Camminare a Tresché Conca

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PERCORSO N. 1 MUGHETTO

Percorso non troppo impegnativo che, partendo dalla chiesa, ci porta, lungo tutto il percorso, ad ammirare l’intero Altopiano. E’ quasi completamente su strada asfaltata, tranne un breve tratto di sterrato. Attraversa le contrade della “conca bassa” permettendo, quindi, di conoscere quella parte del paese dove non arriva la confusione della piazza, e regala panorami splendidi e silenzi che rimandano alla vita di una volta.

PERCORSO N. 2 GENZIANA

Partendo dalla chiesa verso contrada Rossi, si scende per 2,5 Km circa fino a quando si trova, sulla sinistra, il sentiero detto “raparo”. Ci si incammina sul sentiero, dapprima in leggera salita, poi sempre più ripido fino ad arrivare al Forte Corbin, ammirando l’Altopiano di Tonezza. Dal Forte Corbin si prende la strada asfaltata che, dopo 4 km circa, ci riporta alla chiesa.

PERCORSO N. 3 ORCHIDEA

Il percorso inizia dal posteggio (fontana degli Elfi) adiacente alla chiesa. Si scende lungo via Granatieri del Cengio. La via poi sale fino ad incontrare, dopo circa 950 metri dalla partenza (poco dopo il cartello che delimita il confine comunale di Cogollo del Cengio), un incrocio. Si tiene la sinistra entrando, quindi, nella Val di Gevano. Questa valle prende il nome dal gevano, una pianta con fiori a grappolo, simile al glicine, di colore giallo, detto anche maggiociondolo che fiorisce da maggio a giugno, e che un tempo era presente in maniera abbondante: oggi ne sono rimasti solo alcuni esemplari. Proseguendo lungo la carrareccia, al km 1,3 s’incontra il capitello “Val di Gevano” dedicato alla Madonna. Percorsi ulteriori 700 metri circa, in prossimità di un gruppo di case, si svolta a destra, in salita, seguendo le indicazioni per il “Museo Corbin”. Al Km 3,5 circa, s’incrocia la strada asfaltata (la “strada del Cassero” che da Treschè Conca porta al Forte Corbin) che s’imbocca a destra in direzione di Treschè. Questo tratto di percorso è molto panoramico e in particolare permette di ammirare il “profilo di Dante” (formato dai Monti Melignone e Spitz Tonezza), parte delle Prealpi Vicentine e delle alture altopianesi, il Becco di Filadonna e, in secondo piano, le Dolomiti di Brenta. Si prosegue, sempre su strada asfaltata fino al punto di partenza.

PERCORSO N. 4 NARCISO

Si parte dal posteggio (fontana degli Elfi) adiacente alla chiesa. Si scende per Via Ostarelli, fiancheggiando il cimitero, per circa 900 m. Giunti a un capitello si svolta a destra in via Sculazzon. Al km 1,9 circa, all’incrocio, si attraversa la strada asfaltata e si imbocca, in leggera discesa, la carrareccia di fronte (via Brendola). Si prosegue sulla ombrosa stradina incontrando una tabella tematica che illustra le tipologie di bosco. Dopo 2,8 km circa dalla partenza, si incontra la strada asfaltata che si prende svoltando a sinistra. Alla prima curva, si scende a sinistra su stradina erbosa delimitata da lastre di pietra chiamate “Laste” o “Stoan Platten” in lingua cimbra. Percorsi ulteriori 150 metri, si riprende la strada asfaltata per proseguire in salita su sentiero erboso. In prossimità di un gruppo di case, s’incontra una seconda tabella che illustra le “Laste”. Alla fine della carrareccia, il cui ultimo corto tratto diventa asfaltato, s’incrocia via Martiri della Libertà che si attraversa e si prosegue, in discesa, in via 7° Btg Bersaglieri Ciclisti. Al termine di questa stradina (che diventa asfaltata in prossimità di un gruppo di case) si giunge in piazza Fondi. Si svolta a destra, in salita, su via Chiesa e la si percorre fino a raggiungere il punto di partenza.

PERCORSO N. 5 TARASSACO

Il percorso inizia dal posteggio (fontana degli Elfi) adiacente alla chiesa. Si attraversa la strada (via Ostarelli) e si prende a destra, in salita, via Lughi. Al primo bivio (circa 100 metri dalla partenza) si ignora, a sinistra, via Stuparich e si prosegue su via Lughi. Dopo circa 700 metri dalla partenza si svolta a sinistra su strada sterrata. Si prosegue sul sentiero leggermente in discesa per circa 600 m fino ad arrivare ad un capitello. Qui si tiene la sinistra, sulla strada asfaltata, e si prosegue per 800 m circa fino a raggiungere nuovamente il punto di partenza.

PERCORSO N. 6 CICLAMINO

Si parte dal posteggio (fontana degli Elfi) adiacente alla chiesa. Si prende a destra, in leggera discesa, via Granatieri del Cengio e si prosegue, poi in leggera salita, fino a raggiungere (dopo circa 950 metri dalla partenza) un bivio. Si tiene la destra, sulla strada asfaltata e si prosegue per 1 km circa fino ad arrivare ad un “trivio”. Proseguiamo sulla strada asfaltata lasciandoci a sinistra la Val di Gevano e, poco sopra, le indicazioni per Malga Roccolo, ed entriamo nel bosco. Proseguiamo sulla strada asfaltata in leggera salita fino al Passo della Sgreva (a quota 1190 m di altitudine). Proseguiamo per 150 m fino ad incontrare sulla sinistra una carrareccia (sull’asfalto c’è l’indicazione con freccia Monte Cengio). Percorriamo tutta la carrareccia (2 Km circa) tenendo sempre la destra, fino ad arrivare al “Rifugio al Granatiere”. Dopo aver preso un caffè o una bevanda al bar del rifugio, riprendiamo la strada per il ritorno, immettendoci sulla strada asfaltata in leggera salita. Proseguiamo per 1 Km circa fino al Piazzale Principe di Piemonte dove sorge la Chiesetta del Donatore. La chiesetta fu costruita dai donatori di sangue dell’Alto Vicentino su un terreno regalato da un donatore, e inaugurata nel 1974. Lasciamo la strada principale per prendere, a sinistra, una strada in ripida discesa, dapprima asfaltata e poi, diventando pianeggiante, diventa anche una carrareccia sterrata. Dopo circa 1 Km ci si trova in un’ampia radura, Prà delle Pozze, e poi si risale fino ad una costruzione, Malga di Barco m. 1223 di altitudine, da dove si può ammirare, con un unico colpo d’occhio, l’intero Altopiano dei 7 Comuni. Si prosegue sulla strada sterrata, adesso in leggera discesa, fino a ritrovarsi al “trivio” e, quindi, riprendendo la strada asfaltata che ci riconduce al punto di partenza.

PERCORSO N. 7 PRIMULA

Partendo dalla chiesa, si prende la strada che scende verso Contrada Rossi. E’ un percorso tutto su strada asfaltata, quasi completamente esposto al sole. Si parte da un’altitudine di 1090 m e si scende fino ai 900 metri di Contrada Mosca, per risalire nuovamente a 1090 m, alla chiesa.